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Gocce nere

Gocce nereIl sogno di Hemigidio Huerta (al secolo Nestor Cerpa Cartolini), quando il 17 dicembre 1996 occupò con il suo commando del MRTA l’ambasciata giapponese di Lima, era quello di liberare 442 compagni/e  dalle carceri tomba di Fujimori, fra cui sua moglie Nancy Gilvonio. Si sa come finì:  il 22 aprile 1997 tutti i guerriglieri e un ostaggio furono uccisi a sangue freddo in un blitz delle forze speciali peruviane.
Gocce nere è la continuazione immaginaria di quel sogno con un finale diverso, un finale dove “le sbarre cedono alla pressione delle dita”. Continua la lettura di Gocce nere

Legami di sangue

Questo libro è bellissimo. Se non lo leggete peggio per voi!

Dana, una giovane scrittrice afroamericana, viene risucchiata nel passato. Risale di due secoli il suo albero genealogico, catapultata a più riprese in piena società schiavista. E’ priva degli strumenti che hanno permesso ai suoi antenati di sopravvivere, deve affrontare l’incubo con le conoscenze del 20° secolo.
Vivrà la contraddizione di vegliare sui suoi progenitori, schiavi e schiavisti, vittime e stupratori.

Il libro: Octavia Butler, Legami di sangue, Le lettere, 2005, 343 p.

Fahrenheit 451

 

Sublime e profetico. Tanto più grande perché scritto in pieno maccartismo; tanto più profetico perché già nel 1953 anticipa la pervasività dello schermo nel modificare – o meglio – nel sostituirsi alla vita quotidiana, ai rapporti familiari e sociali, in cambio di una parvenza di partecipazione del tutto virtuale. Grande la caccia finale con segugio elettronico, con tanto di uccisione di un capro espiatorio a caso per nascondere l’insuccesso.
Penso a questo libro ogni volta che scoppia una nuova caccia alle streghe (ormai sempre più spesso). Sono drammaticamente attuali i meccanismi di creazione del consenso di massa al linciaggio legalizzato (oggi dei rom, domani dei migranti…),  con annessa richiesta di partecipazione popolare al crimine tramite la delazione (ricordate la campagna della Lega; “denuncia un clandestino ?).
Il film ispirato a questo libro non ne rende appieno la genialità. Andrebbe girato nuovamente decine di volte, sostituendo le immagini forzate della fantascienza con quelle della realtà.

Ray Bradbury, Giorgio Monicelli (traduttore), Fahrenheit 451, Mondadori, 2001