La creta, la selenite e l’arenaria.
Di qui nasce il colore di Bologna.
Nei tramonti brucia torri e aria.
A che punto è la città?
La città è lì in piedi che ascolta.
Io non dico il privato è politico.
Dico anche il privato è politico.
A che punto è la città?
La città si nasconde le mani. Continua la lettura di La città piange e fa pena →
San Vittore, 1975. Sono passati solo pochi anni dalle lotte dei Dannati della terra, eppure l’immagine che ne dà sto libro è così diversa.
“La solidarietà rimane fuori dai cancelli, nessuno interviene in tuo favore. Chi non ce la fa a cavarsela da solo è destinato a soccombere“. Nella scuola di San Vitùr si entra innocenti e si esce pluriomicidi, dopo averne imparato i linguaggi e i rituali, lo squallore e la violenza, la sottomissione ai più forti.
Questa è la storia di Hurricane, che si incrocia con quella di Radeschi, reporter di nera, in un paesino della bassa padana. Continua la lettura di L’uomo della pianura →
… per navigare in acque agitate