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L’insegnante di astinenza sessuale

Se a volte pensi che lo sviluppo culturale di una società segni dei punti fermi, assodati, indiscutibili … ebbene, se pensi questo, sappi che non esistono “punti di non ritorno”. Ogni conquista di civiltà può essere facilmente messa in discussione anche da una piccola minoranza aggressiva, se le è permesso di agire nel mare dell’indifferenza.
Il libro di Perrotta ci porta ad esempio l’offensiva dell’integralismo cristiano contro le minime conquiste di buon senso comune (e buone pratiche) raggiunte grazie ai movimenti di liberazione sessuale. E’ un testo scorrevole, a tratti divertente, ma non per questo superficiale nel descrivere l’estendersi dell’influenza puritana in una piccola comunità degli USA.
All’inizio il morbo si fa spazio in maniera suadente, ricercando persone derelitte a cui proporsi come via per la salvezza, facendo leva in maniera schifosa sui bisogni più profondi: il bisogno di sentirsi amati, il bisogno di colmare il proprio vuoto, di non rimanere soli a fronte di una malattia o dei problemi della vita.
Gioca con le umane debolezze, sostituendosi ad altre forme di dipendenza in un percorso di “rinascita” della persona che comporta l’annullamento della sua personalità precedente (quelli di Rimini che conoscono le comunità di Muccioli e di Don Benzi sanno di cosa parlo).
L’obiettivo è quello di creare persone vuote che possano essere riempite di Bibbia, di anelito al proselitismo e alle crociate contro il peccato, e che subito dopo la loro “rinascita” comincino a spaccare i coglioni al prossimo loro, ergendosi a censori, riducendo gli spazi di laicità, strillando più forte.
Intorno c’è chi li sottovaluta, chi non vuole scontrarsi per amor del quieto vivere, chi cambia aria. Ciò che all’inizio nasce come strippo di fanatici, nella comunità degli ignavi avanza alla conquista dell’egemonia culturale.
Chi sceglie di opporsi si ritrova solo, ma opporsi non è inutile, anche quando si perde, perché infonde coraggio agli indecisi, e dubbi a chi si è perduto in troppe certezze.