Il cattolicesimo reale/7

cacciata dall'EdenContinuiamo il nostro viaggio nella “Dottrina sociale della Chiesa” nei passi in cui afferma  l’origine naturale e immutabile delle disparità sociali e l’intangibilità della proprietà privata. La “Dottrina” non tralascia di ricordarci  che il  lavoro è la  giusta espiazione del  peccato  originale (chissà perché solo per alcuni, e non per tutti), e che l’origine della proprietà privata non stà  nella guerra, nella rapina e nella sopraffazione, ma nelle diverse capacità degli uomini (forse nell’arte di rapinare e sopraffare).

Ci soffermiamo in particolare sull’opera  di papa Leone XIII,  che anticipò i tratti del  corporativismo fascista e la definizione delle funzioni di pacificazione interclassista della “Democrazia Cristiana”. 

Si stabilisca dunque in primo luogo questo principio … togliere dal mondo le disparità sociali è cosa impossibile.  Lo tentano, è vero, i socialisti, ma ogni tentativo contro la natura riesce inutile. Poiché la più grande varietà esiste per natura tra gli uomini: non tutti posseggono lo stesso ingegno, la stessa solerzia, non la sanità, non le forze in pari grado; e da queste inevitabili differenze nasce di necessità  la differenza delle condizioni sociali.

Nella presente questione, lo scandalo maggiore è questo: supporre una classe sociale nemica naturalmente dell’altra, quasi che la natura abbia fatto i ricchi e i proletari per battagliare tra loro un duello implacabile; cosa tanto contraria alla ragione e alla verità. Invece è verissimo, che come nel corpo umano le varie membra si accordano insieme e formano quell’armonico componimento che si chiama simmetria, così la natura volle che nel civile consorzio armonizzassero tra loro quelle due classi, e ne risultasse l’equilibrio.  

L’una ha bisogno assoluto dell’altra: né il capitale può stare senza il lavoro, né il lavoro senza il capitale. La conocrdia fa la bellezza e l’ordine delle cose, mentre un perpetuo conflitto non può dare che confusione e barbarie. Ora, a comporre il dissidio, anzi a svellerne le stesse radici, il cristianesimo ha una ricchezza di forza meravigliosa” (Leone XIII, Enciclica Rerum novarum, 1891).

Quanto al lavoro, l’uomo nello stato medesimo di innocenza non sarebbe rimasto inoperoso, se non che, quello che allora avrebbe liberamente fatto la volontà a ricreazione dell’anima,  lo impose poi ad espiazione del peccato, non senza fatica e molestia, la necessità, secondo quell’oracolo divino: “sia maledetta la terra nel tuo lavoro; mangerai di essa in fatica tutti i giorni della tua vita” (Leone XIII, Enciclica Rerum novarum, 1891).

“È diritto ineccepibile di natura la proprietà privata, frutto di lavoro o di industria, ovvero di altrui cessione o donazione …   Allo scioglimento della quistione operaia possono contribuir molto i capitalisti e gli operai medesimi con istituzioni ordinate a porgere opportuni soccorsi ai bisognosi, e ad avvicinare ed unire le due classi tra loro. Tali sono le società di mutuo soccorso; le molteplici assicurazioni private;  i patronati per i fanciulli e soprattutto, le corporazioni di arti e mestieri (Leone XIII, Enciclica Rerum novarum, 1891).

A tal fine va rivolta specialmente l’azione Popolare Cristiana o Democrazia Cristiana, con le sue molte e svariate opere. Questa Democrazia Cristiana poi deve essere intesa nel senso già autorevolmente dichiarato, il quale, lontanissimo da quello della Democrazia Sociale, ha per base i principi della fede e della morale cattolica, quello soprattutto di non ledere in veruna guisa il diritto inviolabile della proprietà privata”  (Leone XIII, Enciclica Graves de communi, 1901).

Finalmente gli scrittori cattolici, nel patrocinare la causa dei proletari e dei poveri, si guardino dall’adoperare un linguaggio che possa inspirare nel popolo avversione n alla classi superiori della società. Non parlino di rivendicazioni e di giustizia, allorché trattasi di mera carità”.

– – – – – – – – – – – – – –

P S :  Tutti i corsivi di questo articolo sono tratti dal bellissimo libro di  Walter Peruzzi, Il cattolicesimo reale, Odradek 2008, in offerta al prezzo bazza di 20 euri ai lettori del blog. Contatti: odradek@odradek.it.