Il figlio di Bakunin

Borghesi e minatori, amanti, musicisti, sbirri, compagni, fascisti , giudici, capiminiera: tutti parlano di Tullio Saba, coprendolo di gloria oppure di infamia.
Ciò che ne esce non è la descrizione di un uomo dalle mille facce.
Ciò che ne esce è il ‘900.
Ne esce una Storia dalle radici anarchiche, che passa attraverso la fame e i morti in miniera, con la risolutezza di non farsi schiacciare da padroni, fascismo e guerre mondiali.
Ne esce un affresco su un’intera comunità dell’Iglesiente attraverso la polifonia di ricordi dei suoi singoli appartenenti, ricordi di utopie e di scontri, di fatica e di amori.
Ne esce la personalità dei singoli: da come parlano capisci chi sono e come, all’interno del secolo breve, ognuno dei vari soggetti ha collocato se stesso.
Sono ammirata dalla capacità di Atzeni di rendere così tante emozioni in poche pagine. Rimpiango il fatto che non sia più con noi, per scrivere ancora.

Il libro: Sergio Atzeni, Il figlio di Bakunin, Sellerio , 1991, 132 p.

Filmografia: Il figlio di Bakunin, regia di Gianfranco Cabiddu, 1997. Guarda il trailer.

Un commento su “Il figlio di Bakunin”

  1. beh complimenti per il tuo blog, per la selezione dei volumi e per le presentazioni che ne dai
    (A)

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