Il colore dei fuochi fatui

QUESTO LIBRO E’ UNA VACCATA DISUMANA.

Premesso che:
– si salva all’inizio , dove si descrive il clima di movimento nell’esperienza diretta di una giovane militante
– si salva la parte sui fatti di marzo ’77 a Bologna, raccontata in presa diretta e con una forte carica emotiva

Gli aspetti positivi di sto libro affogano purtroppo in un mare di pagine dedicate a gente che fa sesso o ne parla. Per carità, buon per loro, ma la cosa dopo un po’ risulta alquanto noiosa (almeno per me).
L’aspetto più incomprensibile è però questo: un passaggio del libro è dedicato alla morte di Alceste Campanile. La protagonista scopre da un’amica, che fa sesso con un latitante di Prima Linea , che Campanile è stato ucciso dai suoi compagni perché testimone scomodo del sequestro Saronio.
Ora, che mi si venga a tirar fuori di nuovo questa storia nel 2007, dopo che l’assassino di Alceste – il fascio Paolo Bellini – ha confessato nel ’99 di averlo ucciso per “accreditarsi verso la destra che conta”, mi fa non poco ingastrire.
Bah !!

PS La protagonista alla fine si innamora follemente di un leader di CL (mavaffa….)

Il libro: Gabriella Castagnetti, Il colore dei fuochi fatui, Giraldi, 2007, 691 p.