La dismissione

La dismissione ha ispirato il film “La stella che non c’è” di Gianni Amelio, una finestra sulla Cina di oggi, con i suoi cambiamenti tumultuosi e le sue enormi contraddizioni.
Sul libro (che non so neanche se a un certo punto parlerà di Cina) mi sono incagliata per fastidio .
La determinazione dell’operaio Bonocore nel perseguire il compito assegnato (smontare l’acciaieria di Bagnoli pezzo a pezzo per portarla altrove, eliminando fisicamente ogni traccia di un pezzo di storia operaia) mi crea disagio mentre la leggo. Forse, prima o poi, ci riprovo.

Il disagio ha i suoi motivi.
L’unica cosa scomparsa in seguito alla dismissione è la forza operaia, la sua dignità.
Non è scomparsa l’acciaieria, che adesso inquina e ingoia operai da qualche parte della Cina.
Non è scomparso il disastro ambientale provocato da decenni di scarichi a mare ed emissioni in atmofera. Su come siano andati a finire la “bonifica” e il “rilancio” di Bagnoli è illuminante l’inchiesta di Riccardo Iacona su Presa Diretta.

riprovo.

Illuminante l’inchiesta di Riccardo Iacona su Presa Diretta.

Il libro: Ermanno Rea, La dismissione, Rizzoli, 2002, 370 p.